Sono un’infaticabile lettrice, che per mestiere e per passione si
presta frequentemente alla scrittura, soprattutto di testi teatrali.
La genesi de Il regalo risale a un giorno di mezza estate,
quando la televisione trasmetteva nelle case l’immagine del ragno
violino, protagonista di un fatto di cronaca. Mentre la psicosi
dilagava, mi domandavo se una di queste creature potesse avere in una
storia una parte diversa da quella che si era appena conquistata, e
da quella tradizionale di compagna di pipistrelli e di fantasmi nei
film dell’orrore. Penelope è venuta alla luce sulla scia di questa
riflessione. Ora dovrei aggiungere che amo gli animali, la natura in
genere e la vita semplice, di provincia e in campagna. Tutto vero, ma
la mia non è stata una scelta deliberata e perciò, in qualche modo,
meritoria. E’ questo tipo di vita che ha scelto me. Ci sono nata,
ha dato forma al mio carattere e al mio stile e non ne ho mai
desiderato un’altra.